sabato 11 agosto 2012

cose da vivere: AGOSTO



Silenzio.....questo è il rumore più forte che potete sentire girando per Milano in quest'ultimo periodo. Succede solo qui e probabilmente a Torino ( a Roma ci sono i turisti e beh se pensiamo aNew York è impensabile..chevvelodicoafare) e succede solo ad agosto, Natale è un'altra storia.
La città si svuota e in un lampo, partono i fuori sede, partono gli immigrati di prima, seconda e terza generazione, partono anche i milanesi, quelli veri (si quei pochi che ancora ci sono).
Chi rimane (quei pochi) si sente come la particella di sodio nella famosa pubblicità, e come in tutte le cose all'inizio ti senti triste, c'è quasi un senso di vuoto intorno a te.
Poi passati i primi giorni ti sconvolgi a scoprire che un po' ti piace questo ritmo lento, un po' ti alletta questo rilassamento e di sicuro apprezzi la diminuzione del traffico. Il silenzio, poi, ti fa riscoprire il rumore dei pensieri, i tuoi, quelli che durante il resto dell'anno rimangono sopiti sotto il chiasso del traffico, delle chiacchiere altrui e della musica. Non per tutti può essere una bella scoperta.
La scoperta più bella per me è scoprire che mi piace, mi piace il silenzio. Milano ti travolge e non ti lascia pensare, ti indora la pillola con la sua offerta illimitata di divertimento e ti fa sentire libero..ma quando poi tutto questo si ferma, io mi ritrovo a chiedermi se tutto questo vale la pena...
Vale la pena di stare lontano da tutti? vale la pena di stare in affitto in condivisione? vale la pena di incontrare sempre persone nuove quando tu invece vorresti ritrovare volti famigliari? vale la pena di comprare le cose al supermercato quando le potresti raccogliere dall'orto? vale la pena di sentirsi turista a casa propria?
Non so più se ne vale la pena....questa è la novità.

kisskiss feltrinelly

1 commento:

  1. ti capisco perfettamente Elisa, ho i tuoi stessi identici pensieri che mi rimbalzano in testa sempre più spesso.. so bene che non si tratta di una fuga, bensì di una riflessione maturata dopo anni, tanti anni.. e poi penso che dove siamo ora forse abbiamo più occasioni che a S. Polo e che la questione è capire dove pende la bilancia.. fin che è pari, mi son detta, devo restare.. ti abbraccio forte

    SaraM

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